Pinacoteca Martinengo

I maestri del barocco
11 Novembre 2021 ore 20.30
Brescia

I maestri del barocco

I mestri del barocco: quartetti e sonate da camera

Programma

George Frideric Handel (Halle an der Saale, 1685 – Londra, 1759)
Concerto a 4 in re minore per oboe, violino, fagotto e basso continuo    
Adagio, Allegro, Largo, Allegro

Antonio Vivaldi (Venezia, 1678 – Vienna, 1741)
Sonata per oboe e basso continuo in do minore, RV 53
Adagio, Allegro, Andante, Allegro

Johann Kuhnau (Geising, 1660 – Lipsia, 1722)
Sonata Quarta in do minore “Hiskia agonizzante e risanato”
(Musicalische Vorstellung einiger Biblischer Historien)
Il lamento di Hiskia per la morte annonciatagli e le sue preghiere ardenti

La di lui confidenza in Iddio
L’allegrezza del Re convalescente

Johann Sebastian Bach (Eisenach, 1685 – Lipsia, 1750)
Sonata per violino e cembalo obbligato n.6, in sol maggiore, BWV 1019
Allegro, Largo, Allegro, Adagio, Allegro

Joan Pla (Catalonia, c.a. 1720 – ivi, 1773)
Trio in re minore per oboe, violino e basso continuo
Allegro, Andante, Allegro

Note di sala

Il concerto di questa sera tocca le opere dei più grandi compositori dell’epoca tardobarocca, senza tuttavia tralasciare due compositori meno conosciuti ma che hanno apportato un contributo significativo a quel repertorio musicale.
Il Concerto a quattro di Händel/Telemann ha un’attribuzione incerta. Le fonti manoscritte conservate in due biblioteche tedesche portano una l’indicazione “del Sig.Telemann”, l’altra “Par le Sieur Handel”. Il primo movimento utilizza un tema del tutto simile a quello del Concerto in sol minore per oboe e archi di Händel, mentre i restanti movimenti non hanno attinenza con nessun’altra sua composizione. In realtà, lo stile leggero dell’ultimo movimento e il carattere quasi improvvisativo del Largo centrale farebbero propendere per l’attribuzione a Telemann e, in quel caso, la citazione dal Concerto per oboe potrebbe essere vista non come un plagio ma come un omaggio dello stesso Telemann al “Grande Sassone”. I due autori infatti intrattenevano una fitta corrispondenza su argomenti musicali e anche sul giardinaggio di cui erano entrambi appassionati.
Il manoscritto della Sonata in do minore di Vivaldi -una delle più importanti del repertorio oboistico- è conservato nella Biblioteca di Dresda: la composizione potrebbe essere stata scritta nel 1716, anno in cui il Principe Elettore di Sassonia si recò a in visita a Venezia. Il Principe per l’occasione era accompagnato da alcuni musicisti di corte, tra i quali il grande virtuoso di oboe Richter che potrebbe essere il destinatario della sonata. Per lo stesso Richter Vivaldi potrebbe aver scritto anche l’aria di Oloferne dall’oratorio “Juditha triumphans”, con oboe e organo obbligati composta sempre nel 1716.
Le sei Sonate Bibliche di Kuhnau sono brani destinati ad una esecuzione in famiglia nella tradizione tedesca della Hausmusik. Pur inserendosi nel filone della “musica a programma”, queste sonate non contemplano facili tecniche di imitazione onomatopeica (che troviamo per esempio nelle Stagioni di Vivaldi), ma piuttosto intendono ricreare situazioni emotive attraverso l’uso di figure retoriche musicali, la scelta delle tonalità e l’inserimento di melodie di corali. Ad esempio, il testo del corale inserito nel “Lamento di Hiskia…” recita: “Guariscimi, mio signore, perché sono malato e debole, il mio cuore è ferito, soffro molto, le mie gambe sono spezzate, ho molta paura e anche la mia anima è spaventata. Oh Signore, quanto tempo durerà la mia sofferenza!”. Questi corali erano così ben conosciuti dai fedeli da rendere superflua la citazione del testo.
La sonata BWV 1019 per violino e clavicembalo di J.S.Bach è scritta in cinque movimenti con un primo movimento Allegro seguito dai quattro canonici movimenti della sonata da chiesa. La scrittura è quella della sonata in trio con la mano destra del clavicembalo che dialoga con il violino e la linea di basso della mano sinistra che funge da accompagnamento delle due parti melodiche. Un Allegro per clavicembalo solo si interpone a due struggenti movimenti lenti. Chiude la sonata un ultimo Allegro nella tonalità maggiore il cui incipit ricorda la gioiosa aria di Phebus (personificazione del Sole) nella cantata nuziale BWV 202.
I fratelli José e Juan Bautista Pla, virtuosi di oboe, si esibirono nelle corti di tutta l’Europa (Madrid, Lisbona, Parigi, Londra, Amsterdam), stabilendosi infine alla corte di Ludwigsburg in Germania. La musica dei Pla appartiene al tardo stile settecentesco detto stile galante ed è ricca di contrasti dinamici, di ornamentazioni e di passaggi imitati che consentono agli strumentisti di mettere in mostra le loro doti virtuosistiche quasi in competizione l’uno con l’altro.

Dettagli evento

Data Evento

Gio 11 Novembre 2021

Inizio Ore

20.30

Biglietti da

€ 5.00 / € 10.00

Pinacoteca Martinengo

Piazza Moretto, 1
Brescia (BS)

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