XV Sorrento Classica 2022
Salvatore Accardo – violino
Bruno Canino – pianoforte
Programma
L.van Beethoven
Sonata per violino e pianoforte, n.5 in Fa magg. Op.24 “La Primavera”
– Allegro
– Adagio molto espressivo
– Scherzo. Allegro molto
– Rondò. Allegro ma non troppo
C. Franck
Sonata per violino e pianoforte in La magg. (dedicata a Eugène Ysaÿe)
– Allegretto ben moderato – Allegro
– Recitativo-Fantasia: Ben moderato. Largamente con fantasia
– Allegretto poco mosso
Cerimonia di consegna del premio “Sorrento Classica” 2022, al M.stro Salvatore Accardo, per i benemeriti dell’arte ed il suo legame storico con Sorrento
Salvatore Accardo – violinista. Ha esordito in pubblico a 13 anni eseguendo i Capricci di Paganini. A 15 ha vinto il Primo Premio al Concorso di Ginevra e due anni dopo è stato il primo vincitore assoluto dall’epoca della sua istituzione del Concorso Paganini di Genova. Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Compositori quali Sciarrino, Donatoni, Piston, Piazzolla, Xenakis gli hanno dedicato loro opere. Suona regolarmente con le maggiori Orchestre e i più importanti Direttori, affiancando all’attività di Solista quella di Direttore d’Orchestra. In questa veste ha lavorato con le più importanti orchestre europee ed americane. La passione per la musica da camera e l’interesse per i giovani lo hanno portato alla creazione del Quartetto Accardonel 1992 e all’istituzione dei corsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione W. Stauffer di Cremonanel 1986 insieme a Bruno Giuranna, Rocco Filippini e Franco Petracchi. Ha inoltre dato vita nel 1971 al Festival Le Settimane Musicali Internazionali di Napoli in cui – primo esempio assoluto – il pubblico era ammesso alle prove, e al Festival di Cremona, interamente dedicato agli strumenti ad arco. Nel 1987 ha debuttato con grande successo come Direttore d’orchestra e successivamente ha diretto, fra l’altro, all’Opera di Roma, all’Opéra di Monte Carlo, all’Opéra di Lille, al Teatro di San Carlo a Napoli, al Festival Rossini di Pesaro, oltre a numerosi concerti sinfonici. Oltre alle incisioni per la Deutsche Grammophon dei Capricci e dei Concerti per violino di Paganini con Charles Dutoit, Salvatore Accardo ha registrato per la Philips le Sonate e le Partite di Bach per violino solo, l’integrale dell’opera per violino e orchestra di Max Bruch con Kurt Masur, i concerti di Čajkovskij, Dvořák, Sibelius con Colin Davis, il concerto di Mendelssohn con Charles Dutoit e quelli di Brahms e Beethoven con Kurt Masur. Varie altre incisioni sono il frutto della collaborazione con le etichette ASV, Dynamic, EMI, Sony Classical, Collins Classic e Foné. Nel corso della sua prestigiosa carriera Salvatore Accardo ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Abbiati della critica italiana per le sue eccezionali interpretazioni. Nel 1982 il Presidente della Repubblica Pertini lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana. Il Conservatorio di Pechino lo ha nominato Most Honorable Professor ed è stato insignito dell’ordine “Commandeur dans l’ordre du mérit culturel”, la più alta onorificenza del Principato di Monaco. Nel 2002 gli è stato conferito il prestigioso premio Una vita per la Musica. Lo scorso Giugno il Kennedy Center di New York gli ha attribuito la “Gold Medal for the Arts 2017”. In occasione delle celebrazioni del Bicentenario Paganiniano si è esibito in tutto il mondo suonando i 24 Capricci con il “Cannone”, violino di Guarneri Del Gesù appartenuto a Niccolò Paganini. Alla fine del 1996 Accardo ha ridato vita all’Orchestra da Camera Italiana (OCI), formata dai migliori allievi ed ex allievi dei corsi di perfezionamento dell’Accademia W. Stauffer di Cremona. Con loro ha inciso, nel corso del 1997, per la Warner Fonit “Il violino virtuoso in Italia” e “I Capolavori per violino e archi,” dischi che segnano il debutto discografico dell’OCI. Nel corso del 1999 Accardo ha realizzato, in collaborazione con EMI Classics e l’Orchestra da Camera Italiana, la registrazione dell’integrale dei Concerti per violino e orchestra di Paganini; per Foné il Concerto per la Costituzione e nel 2003 l’Integrale delle opere per violino di Astor Piazzolla in 3 super audio cd. Dal 2007 ad oggi ha realizzato per Foné la seconda incisione delle Sonate e Partite per violino solo di J. S. Bach, la terza incisione dei 24 Capricci di Paganini (edizione originale) e la terza incisione delle Quattro Stagioni di A. Vivaldi (edizione Urtext) con l’OCI. Tra il 2011 e il 2014 sono usciti per Deutsche Grammophon tre cofanetti dal titolo “L’Arte di Salvatore Accardo: una vita per il violino”, ritratto musicale dell’artista che raccoglie alcuni tra i più famosi brani della letteratura violinistica di ogni epoca. Inoltre nel dicembre 2014 Decca ha pubblicato il cofanetto “In Concert”, che raccoglie concerti per violino eseguiti dal Maestro per Philips Classics, insieme a numerose registrazioni disponibili per la prima volta in CD. Nell’ambito di un vasto progetto editoriale, le Edizioni Curci hanno pubblicato i Concerti per violino n. 3, 4 e 5 di Mozart (riduzione per violino e pianoforte), il Concerto op. 35 di Ciajkovskij e il Concerto op. 61 di Beethoven nella revisione e diteggiatura di Salvatore Accardo. Seguiranno gli altri concerti mozartiani e il Concerto op. 77 di Brahms. Salvatore Accardo suona il violino Guarneri del Gesù “Hart” del 1730.
Bruno Canino. Uno dei più rappresentativi pianisti e cameristi italiani. Nato a Napoli nel 1935, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni; successivamente ha tenuto il corso di pianoforte e musica da camera sul Novecento al Conservatorio di Berna ed attualmente insegna all’Istituto Música de Cámara di Madrid. Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e festivals in Europa, America, Australia, Asia. Da sessant’anni suona in duo pianistico con Antonio Ballista e ha fatto parte per trent’anni del Trio di Milano. Ha collaborato e collabora con illustri interpreti come Gazzelloni, Cathy Berberian, Accardo, Amoyal, Nicolet, Vittora Mullova, Itzhak Perlmann, Uto Ughi e con i Quartetti Amadeus, Borodin, Quartetto di Tokyo e altri. E’ stato dal 1999 al 2002 Direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia, essendosi dedicato particolarmente alla musica contemporanea: ha lavorato con Dallapiccola, Boulez, Berio, Ligeti, Maderna, Stockhausen, Bussotti. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chally, Sawallisch, Pappano con orchestre come la Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philarmoniker, New York Philarmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de Paris. Numerose le sue registrazioni discografiche (Debussy, Casella, Mozart, Chabrier, Bach, ecc.) Ha tenuto masterclasses in Italia, Germania, Giappone, Spagna, e da trentacinque anni è invitato al Marlboro Music Festival nel Vermont. Al suo libro Vademecum del pianista da camera ha fatto seguito nel 2015 un libro dal titolo Senza Musica, sempre edito da Passigli.