Roma (1600) di Emilio de Cavalieri
ANIMA Sabrina Bianchi
CORPO Mauro Borgioni
TEMPO/MONDO/ANIMA DANNATA Renato Cadel
INTELLETTO Angelo Testori
CONSIGLIO Giovanni Cantarini
PIACERE Antonella Gnagnarelli
ANGELO CUSTODE Ketevan Abiatari
VITA MONDANA Marina Maroncelli
ANIMA BEATA Anna Granata
COMPAGNI DEL PIACERE Giovanni Cantarini e Leonardo Sellari
Coro e strumenti dei Musici Malatestiani
Michele Pasotti direzione
La Rappresentatione di Anima, et di Corpo di Emilio de’ Cavalieri, eseguita a Roma in occasione del giubileo nel mese di febbraio 1600 presso l’oratorio della Vallicella, “con tanto concorso, applauso, e manifasta pruova”, è il primo dramma interamente musicato che ci sia pervenuto. La Rappresentatione è un’opera chiave nella storia della musica, considerata all’origine dei generi sacro e profano: l’oratorio da un lato, il nascente melodramma dall’altro, con le edizioni dell’Euridice di Jacopo Peri e di Giulio Caccini che vedranno la luce di lì a poco. Il dramma vede protagonisti Anima e Corpo che dibattono su argomentazioni opposte, finalizzate all’edificazione morale del pubblico. Le allegorie rappresentano i travagli dell’anima imprigionata nel corpo e il suo desiderio di liberarsene per tornare a essere un puro spirito e godere così delle gioie della perfezione e della santità. L’Anima, con l’aiuto dell’Intelletto, del Consiglio e delle Anime beate, lotta contro il Mondo, il Piacere e la Vita Mondana che sospingono il Corpo verso il godimento dei beni materiali. Il dramma, posto in musica per “recitar cantando”, prevede un alternarsi di cori, omofonici e omoritmici nello stile tipico della lauda popolare e della frottola, e di recitativi con basso continuo, dialoghi, ritornelli e sinfonie strumentali. Il tutto originariamente era immerso in un’azione scenica con costumi e passi “di Moresca, ò d’altri Balli”.